Casa rural Doña Catalina è un'antica casa di costruzione tradizionale con lavagna e legno situata nel centro del paese. Le pareti secolari, i pavimenti idraulici oiginali, i mobili, conservano l'autentico sapore della casa.
Le camere sono spazione, decorate con mobili antichi restaurati con cura e pezzi di artigianato in ferro battuto, tutte hanno fascino e personalità propri.
Dispone di un ampio giardino con alberi, completamente chiuso e a disposizione dei nostri clienti con mobili da giardino, barbecue, solarium, una fontana con acqua delle sorgenti e orto ecologic.
Il perchè del nome della nostra casa "Doña Catalina"
Storia e leggenda:
Nel 1392 la regina Catalina de Láncaster ordinò di costruire una chiesa nel luogo in cui un pastore (Pedro Amador) ebbe la visione della Vergine Maria (de la Soterraña), non lontando dal villaggio di Nieva, ad ovest dell'attuale provincia di Segovia. La leggenda racconta che quando si trovava con le sue pecore si trovò davanti un enorme serpente. In quel momento pregò perchè non gli succedesse niente e gli apparve la Vergine per aiutarlo. Il pastore cercò di sparare con il fucile, ma gli si bloccò e la Vergine intercedette per lui ed uccise il serpente. Oggi si può vedere la storia in un lato della chiesa. Sette anni dopo la chiesa venne finita e si dette ai Domenicani. Anni dopo, muore la regina e finiscono così gli aiuti economici per terminare la costruzione del monastero, che rimase come si può vedere oggi. La cosa più bella è la porta nord e soprattutto il chiostro, che nonostante sia una struttura del secolo XV, riproduce quello che potrebbe benissimo essere un chiostro tardo romanico della fine del XII o inizio del XIII. È un quadrilatero con colonne geminate, capitelli monolitici ed archi leggermente a punta. I capitelli riproducono scene scultoree con disosizione simile ai tradizionali capitelli romanici.
Questi capitelli riproducono scene bibliche, un calendario agricolo, scene di caccia, la costruzione del chiostro, la vita del convento, scudi nobiliari...
Dopo i restauri del XVIII e gli incendi di fine del secolo XIX, il monumento viene scoperto nel 1920 quando è dichiarato Monumento Nazionale il chiostro e il portale della Chiesa.